Schianto in auto, muore il fondatore di Greenpeace

CASTIGLIONE DEL LAGO (PERUGIA), 23 MARZO 2001 - Il fondatore di Greanpeace, David Fraser Mc Taggart (nella foto), è morto oggi pomeriggio in un incidente stradale avvenuto nei pressi di Castiglione del Lago.
L' incidente è avvenuto sulla statale 71 che collega Castiglione del Lago a Chiusi.
La «Golf» condotta da David Mc Taggart si è scontrata con una «Panda» sulla quale viaggiavano un uomo ed una donna. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco di Perugia ed un' ambulanza del «118». Il fondatore di Greenpeace è morto sul colpo.
Nell' incidente è morto anche l' uomo che era alla guida della «Panda». Si tratta di Dino Belli, 74 anni. Con lui viaggiava la moglie, V.D., 71 anni, le condizioni della quale sono molto gravi. Entrambi sono residenti a Panicale. I due, subito dopo lo scontro, sono stati trasportati all' ospedale di Castiglione del Lago dove Belli è morto poco dopo. La moglie è stata invece trasferita al policlinico di Perugia dove è ora ricoverata con riserva di prognosi.
Il cadavere di Mc Taggart è stato invece trasportato all' obitorio dell' ospedale di Castiglione Del Lago.
I carabinieri di Città Della Pieve hanno frattanto ricostruito la dinamica dell' incidente avvenuto poco prima delle 16. Mc Taggart stava viaggiando da Castiglione Del Lago verso Chiusi. Probabilmente stava raggiungendo Paciano dove abita occasionalmente in una tenuta agricola.
Secondo quanto accertato dai militari la «Golf» di Mc Taggart ha invaso l' altra corsia, scontrandosi con la «Panda». Tra le possibili cause della manovra un malore o un tentativo di sorpasso, ma su questo punto le indagini sono ancora in corso.
Il fondatore di Greenpeace è rimasto incastrato nell' abitacolo. Ad estrarlo sono stati i carabinieri di Castiglione Del Lago e di Città della Pieve insieme ai vigili del fuoco di Perugia. L' uomo era però morto sul colpo. Gli investigatori lo hanno poi identificato con i documenti che aveva indosso e con quelli trovati nella sua autovettura.
I militari ed i pompieri hanno soccorso anche i coniugi a bordo della «Panda». Questi sono stati subito trasportati in ospedale con un' ambulanza del «118».
Dell' incidente è stato subito informato il comandante provinciale dell' Arma, colonnello Enzo Fanelli, che sta seguendo la vicenda con quello della compagnia di Città Della Pieve, capitano Gaetano Salvatore Ria.
Il magistrato di turno - secondo quanto si è appreso - non ha disposto finora accertamenti particolari sull' incidente.

SE N'E' ANDATO IL PRIMO GUERRIERO VERDE

Da affermato uomo di affari a primo guerriero 'verde' di Greenpeace. La storia di David Mc Taggart, padre fondatore della più battagliera associazione ambientalista al mondo, ha come momento di svolta gli anni '60, quando un'esplosione distrugge la sua impresa edile in Canada.
Mc Taggart decide allora di abbandonare il doppiopetto del "businessman" e nel 1972, a quarant'anni, inizia la sua avventura: a bordo di un'imbarcazione di sua proprietà (il 'Vega' lungo 12,6 metri), dà il via alla campagna di protesta contro i test nucleari francesi nel Sud Pacifico. La presenza del veliero di Mc Taggart in acque 'proibitè costringe le autorità francesi a modificare il programma dei test atmosferici. Nel 1973 il 'Vega' torna al largo di Mururoa, viene abbordato e Mc Taggart malmenato. Questo è però il primo caso di vittoria degli 'eco-guerrierì: un uomo dell'equipaggio di Mc Taggart fotografa il pestaggio del canadese, nel 1974 la giustizia francese dà ragione a Mc Taggart che aveva fatto ricorso per vie legali, e nello stesso anno Parigi annuncia la fine dei programmi di sperimentazione nucleare atmosferica.
Nel 1995, alla ripresa dei test nucleari francesi nel Pacifico, il padre spirituale degli "ecoguerrieri" continua ad essere sempre in prima linea. E sempre a bordo del suo 'Vega' ingaggia lo storico braccio di ferro tra Greenpeace e le autorità francesi a Mururoa. Presidente di Greenpeace International tra il 1979 e il 1991, Mc Taggart ha poi mantenuto la carica di presidente onorario. Il suo impegno, oltre a quello contro il nucleare, ha spaziato dalla campagna per salvare le balene alle battaglie contro i traffici di scorie tossiche. In questi ultimi anni aveva scelto l'Italia, viveva infatti a Paciano, vicino al Lago Trasimeno.

dal Resto del Carlino On-line del 23/03/01